La food blogger racconta le Crespelle alla "riggitana"

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Angela Fujko De Marco e Luca Montersino
Conoscete la ricetta della felicità? Se non avete ancora trovato quella che fa per voi, potreste farvi ispirare da chi ha fatto della sua passione per la cucina un blog di successo.

Abbiamo fatto qualche domanda ad Angela "Fujiko" De Marco, di Reggio Calabria, di professione insegnante e food blogger, per capire come si costruisce una "carriera" sul web e per parlare con lei di street food.

Angela qual è il segreto di un blog di cucina di successo?

Senza dubbio onestà intellettuale, piatti semplici facilmente riproducibili dai lettori, ricette collaudate di sicura riuscita. Scrivere bene e fare delle belle foto è un valore aggiunto ma non fondamentale.

Cibo da strada o alta cucina, cosa preferisce una food blogger?

Una food blogger preferisce il cibo di casa sua, nel senso cibo cucinato in casa con prodotti di qualità, seguendo la stagione e possibilmente a km 0. Ogni tanto si fa tentare dal cibo di strada perché comunque è qualcosa che rispecchia la vita metropolitana in divenire e rappresenta un valido spunto per essere sempre "sul pezzo". La food blogger ammira l'alta cucina ma non vuole sostituirsi allo chef. E' a suo agio nei ristoranti stellati ed è coccolata dai grandi maestri che hanno finalmente capito che le food blogger sono preziosissime per comunicare l'alta cucina ai comuni mortali. Noi siamo l'anello di congiunzione tra  Carlo Cracco e la nonna Maria.

Hai un ingrediente preferito della tradizione calabrese?

Al primo posto la cipolla rossa di Tropea, non potrei vivere senza, poi il nostro pesce, dallo spada alla spatola al tonno, e infine il profumo degli agrumi. Potete trovare le mie ricette nei miei racconti culinari alla pagina del blog.
Involtini di pesce spada ai pinoli

Puoi raccontarci una storia che ti lega allo street food?

Chi è di Reggio Calabria e dintorni capirà subito di cosa sto per parlare, così come chi è lontano e il cuore lo ha lasciato sul Corso Garibaldi, perché non c'è nessun reggino che almeno una volta nella vita,non abbia mangiato le "Crespelle con le acciughe" di un notissimo bar del corso.
Le crespelle sono la cosa più vicina al concetto di street food che esista in questo lembo di Calabria.
Quando ero una studentessa e a scuola si faceva "sciopero" per questo o per quel motivo, i più temerari (ah....benedetta gioventù...!)  andavano a Reggio a passeggiare "sul Corso" e a guardare le vetrine dei negozi .
Tappa obbligata era un famoso bar (che ancora esiste) per comprare una porzione di Crespelle con le acciughe, calde calde, dentro un sacchetto di carta bianca con il logo blu del bar, e due lunghi stecchini di legno come quelli per gli spiedini. Dopo una "mezza vasca", ossia metà tragitto della passeggiata, erano già finite, divorate avidamente tra una risata e una confidenza su questo o quel ragazzo, magari sedute su una panchina della Villa Comunale.
In tanti anni le cose non sono cambiate: il Corso Garibaldi è sempre affollato di ragazzini con lo zaino in spalla e il cartoccio di Crespelle in mano... con gli sguardi forse un po' meno sognanti di quelli che avevamo noi ma tanto è!
Cartoccio street food Crespelle "riggitane"
Ringraziando Angela per la gentilezza con cui ci ha raccontato questa storia, vi invitiamo a provare la sua ricetta delle Crespelle "riggitane" e a seguirla sul blog "La ricetta della felicità",  anche alla pagina Facebook. Se invece vi trovate sul Corso Garibaldi, a Reggio Calabria, seguite qualcuno dei ragazzi con il cartoccio di crespelle, vi porterà dritti lì dove si possono trovare le più famose! Dagli indizi della nostra blogger io ho già capito!!

LE CRESPELLE "RIGGITANE"

500gr di farina 00
270gr di acqua tiepida
sale
25gr di lievito di birra
1 vasetto di Filetti di Acciughe sott'olio 
olio di semi di girasole

Impastiamo la farina con l'acqua, nella quale abbiamo sciolto il lievito, e una presa di sale, come se stessimo facendo la pizza.
Mettiamo a lievitare la pagnotta di pasta per almeno un'ora in una ciotola capiente, chiusa con cellophane. Sgoccioliamo bene i filetti di acciuga e tamponiamoli con della carta assorbente, facciamoli a pezzetti e mettiamoli da parte.
Riprendiamo la pasta e lavoriamola un po', quindi uniamo le acciughe e impastiamo bene.
Formiamo con la pasta così farcita dei cilindri del diametro di circa 2 cm e lunghi quanto volete e lasciateli lievitare ancora per un'ora, coperti da uno strofinaccio umido, quindi tagliateli a tocchetti di 4 cm circa e friggeteli in abbondante olio caldissimo ( in friggitrice o in una padella dal fondo spesso e i bordi alti); saranno pronti quando avranno un bel colore mielato.
Gustatele appena si intiepidiscono un po'....mi raccomando!
Crespelle "riggitane" Street Food

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