Braciole alla messinese: amore vero
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Perché l’amore è così, ti capita quando meno te lo aspetti, ti sorprende mentre stai pensando ad altro, si nasconde dietro un malinteso… e così io, scioccamente, pensavo che braciola fosse la classica bistecca di maiale con l’osso che non amo particolarmente.
Quando hanno aperto una bracioleria vicino al mio ufficio non ci ho prestato molta attenzione.
Poi questo “sicilian street food”, scritto un po’ piccolo, mi ha incuriosito….sono entrata ho chiesto, ho assaggiato e… BUM!!! amore.
Con ordine: cosa sono le braciole messinesi? Sono fette sottili di carne (pollo, vitello, masiale) o pesce (pesce spada principalmente) o verdure, ripieni di pangrattato condito co provola siciliana , arrotolate, infilate in spiedini e cotte alla piastra. Il risultato? Un boccone di gusto e morbidezza. È considerato un piatto povero, si prepara con il pane avanzato condito con l’olio, aromi, aglio. La preparazione è abbastanza laboriosa e rigorosamente artigianle: tagliare la carne, batterla, preparare la mollica, arrotolarle e chiuderle bene…..tutto fatto a mano, involtino per involtino.
La cucina messinese è una delle più antiche in Sicilia e risente soprattutto dell'influenza greca.
Il nome, “braciole”, deriva dal tipo di cottura (alla brace, appunto) che le cuoce e rende croccanti senza far seccare la carne.
Ho chiesto a Fabio, il cuoco di Braciolemani nonché uno dei due Restuccia brothers, di raccontarmi la storia di queste loro braciole e come, da Messina, siano “rotolate” fino a Torino.
Come nasce l’idea di aprire una bracioleria?
Ho notato che a Torino non c’era nessuno che le facesse e volevo far scoprire questo gusto così particolare. Sono arrivato a Torino 5 anni fa: prima ho aperto una trattoria dove ho iniziato a farle conoscere (solo le semplici) ma si è rivelata troppo difficile da gestire in 2 e così siamo passati alla Bracioleria vera e propria. Così possiamo proporre al pubblico la braciola in tutte le sue varianti di carne, verdura e di pesce. Quelle di pesce, in realtà, è la più complessa perché noi usiamo solo il pesce spada autoctono che transita nelle nostre acque tra giugno e settembre. Non usiamo mai, per scelta, lo spada atlantico che arriva decongelato.
Tra i tanti cibi di strada che la Sicilia ci regala, questo è abbastanza sconosciuto: perché secondo te?
A Messina è un cibo comune che si mangia in famiglia?
Certamente! È proprio un piatto tipico della cucina casalinga: la pasta con il sugo di braciole, da noi è sinonimo di domenica!! Anche nelle scampagnate fuori città, quando si va a fare le grigliate gli spiedini di braciole non mancano mai!Si trova comunque anche in versione “street food”: a Messina ci sono i truck che li vendono per la strada (e sono più cari che da noi! In negozio!)
Ci sono solo a Messina o anche in altre parti della Sicilia?
È tipica messinese ma fa parte del patrimonio culinario siciliano: a Catania, per esempio, si fa l’involtino di tanti tipi ma poi in menu c’è sempre “il messinese”…
Quali sono le reazioni che incontri nel tuo pubblico? Le conoscono già oppure no?
Ho visto che è un piatto sconosciuto, a sentire parlare di braciola i più pensano a quello che noi chiamiamo “costata di maiale”... stiamo incontrando un discreto successo per essere aperti da nove mesi. Piacciano molto ai bambini, sarà per la forma a spiedini...
Vi è venuta voglia di provarle?
Forza, non è così difficile. Fabio consiglia di usare una pentola antiaderente ben calda o direttamente la bistecchiera mentre sconsiglia l’uso del forno (tendono ad asciugarsi e a seccare).
La Ricetta: Involtini di carne alla messinese
INGREDIENTI PER 4 PERSONE16 fettine sottili e piccole per carpaccio (rotonda, magatello o altri tagli adatti suggeriti dal vostro macellaio)
100 g di grana grattugiato
100 g di pangrattato
2 cucchiai di prezzemolo tritato
Caciocavallo q.b. (o altri formaggi filanti)
Olio extra vergine di oliva
Sale
Pepe
- Per prima cosa, preparate il pangrattato insaporendolo con del grana, olio quanto basta, sale, pepe e prezzemolo tritato.
- Distribuite le fettine di carne una vicino all’altra, su un tagliere. Se fossero troppo grandi, dividetele a metà ed eventualmente battetele bene per appiattirle. Riempitele con una generosa cucchiaiata di pangrattato saporito e un cubetto di provola (o formaggio filante). Richiudete bene ad involtino e procedete così per tutti i sedici involtini. NB Dovranno essere di piccole dimensioni e la carne non troppo spessa.
- Infilzate gli involtini, 4 a 4, su uno spiedino di bambù.
- Fate scaldare bene la padella e cuocere per circa 3 minuti per lato (in base al tipo di carne).
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