Lo Street Food italiano è nato a Palermo

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Bangkok, Singapore, Penang, Marrakech e poi Palermo. La splendida città siciliana è quinta nel mondo e prima in Europa in fatto di Street Food, secondo la classifica di Virtual Tourist.

La ragione del suo successo? È sincera e autentica: si parla di casa e di famiglia, come sostiene Filippo La Mantia, il famoso chef siciliano, che dopo 15 anni mette un punto alla sua esperienza romana per approdare a Milano, nei locali che furono di Dolce e Gabbana.


Palermo si racconta attraverso la sua cucina, svelando le influenze greche, arabe, francesi e spagnole che nel corso dei secoli l'hanno conquistata. E il cibo di strada fa parte della quotidianità di questa città. Da consumare tutto l'anno, a tutte le ore del giorno e della notte (ci sono rosticcerie aperte 24 ore su 24) ed a prezzi veramente popolari: basti pensare che ci sono bar in cui è possibile acquistare un'arancina da 500 grammi spendendo appena 1 Euro.
Come racconta Gaetano Basile, storico palermitano, si tratta di un piatto di origini arabe, realizzato replicando le sembianze di un'arancia: i nostri amici catanesi la chiamano "arancino".

L’arte del “cibo di strada” - oggi di gran moda in tutta Italia - è nata a Palermo come una filosofia ed uno stile di vita; lo assapori passeggiando per la cucina povera, dignitosa, economica e soprattutto allegra e gustando racconti gastronomici che si intrecciano con emozionanti ricordi del passato.
"Ma il monumento nazionale dello Street Food, dovrebbe essere fatto al panino con milza, ricotta e caciocavallo" puntualizza La Mantia che, come non pochi, lo mangiava a colazione.
Le frittole, i cardi fritti e le panelle… ecco il successo della capitale europea dello Street Food.

Ed ecco che questo famoso chef prima a Palermo, poi a Roma, per arrivare a Milano, accoglie i suoi ospiti con delicato entusiasmo, all’interno di una location che racconta il suo mondo. È nei piatti, veri protagonisti della scena, che Filippo ripone la sua memoria: ricette contadine legate alla sua infanzia, così come Street Food e pasticceria a cinque stelle.
“Sono oste e cuoco: nel mio locale non si respira scienza ma passione: quello con la cucina è un rapporto sentimentale. E io non tradisco” afferma Filippo.

Da Palermo a Milano

Cosa puoi trovare a Milano? Sul Naviglio Pavese, esattamente in Via della Chiesa Rossa, Cose Nostre nasce da un' idea dei cugini Zazzà e Gino e si è affermata come una  rosticceria che accoglie ogni giorno con i suoi fragranti e profumati pezzi.
 Cose Nostre è un luogo semplice, informale e dall'arredo minimal, dove trovare anche un'altra chicca “Made in Palermo”: l'anice Tutone, usato per aromatizzare l'acqua e ottenere una bevanda particolarmente dissetante.

Con un gusto deliziosamente rétro e un meraviglioso giardino d'inverno è arredato invece il nuovo Bistrot 13 Giugno. Qui si assaggia la gastronomia realizzata da Andrea Dolcimascolo, chef di origini palermitane, che prepara in versione da asporto anche il cous cous, la caponata e le sarde a beccafico.
Di recente apertura è anche Pan Briochie, costola milanese del noto marchio palermitano Savoca, che delizia la città con la sua rosticceria in formato mignon: arancine e pizzette sono le specialità.


Per provare il pane con la milza, si va all'Antica Focacceria San Francesco, storico marchio palermitano che a Milano è presente con tre locali: uno in centro, uno in Sempione e un altro in Porta Venezia. E la brioche con gelato? La si potrà gustare nella pasticceria  Curò: pittoresco ristorante sul Naviglio Grande, dall'arredo eccentrico e kitsch, con tanto di Santa Rosalia e carretto siciliano.


E quindi … Street-TIAMO per l’Italia?

Nella nostra bella Italia - crocevia di culture - si è consolidata una solida tradizione del "cibo di strada": ogni regione ha un piatto tipico che viene venduto nelle bancarelle di tutte le più grandi città da nord a sud … di certo nel tempo qualcosa è cambiato nel modo di proporlo, di gustarlo e di comunicarlo.

Sicuramente, a giudicare dalla quantità di Street Food Festival che riempiono le piazze e città italiane, un week-end sì e l’altro pure, c’è da chiedersi come si facesse senza…

Un vero business in ascesa per il nostro paese, capace di tentare chef stellati e giovani promesse della cucina nazionale. Il fenomeno dello Street Food è diventato un territorio di sperimentazione, che integra creatività, materie prime eccellenti, comunicatività: componenti del nostro DNA.

Quale futuro si apre ai nuovi creativi della strada? Può essere il settore in cui investire tanti nostri talenti? Ma certo che sì, per chi in cucina si sente più artigiano che artista ed attraverso il suo essere sociale riesce a essere genuino quanto lo sono gli ingredienti che utilizza.
E tu, quale “talento” esprimi in cucina? Pensa a come portarlo per le strade del nostro paese. Noi ti possiamo aiutare.

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